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Club Alpino Italiano Sezione di Savigliano 1946 - 2024 - 78 anni di CAI

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attività

La Scuola Alpi Ovest ha realizzato il nuovo sito dove potrete trovare news, foto, e informazioni sui corsi e su tutto ciò che organizza la scuola.
Scuola Alpi Ovest, un po’ di storia….
Nei primi anni di attività, le Sezioni organizzavano per lo più gite sociali fino a quando, alla fine degli anni ’70, vengono presentati e svolti i primi corsi sezionali di alpinismo e scialpinismo.
Con il crescere del numero di Istruttori e della voglia di ampliare i singoli corsi esistenti, nel 1993 viene svolto il 1°Corso Intersezionale di scialpinismo tra le Sezioni di Bra, Fossano e Savigliano.
Vista l’ottima aggregazione tra gli Istruttori della varie Sezioni ed il grande entusiasmo riscontrato tra gli allievi, comincia a balenare l’idea di fondare un’unica Scuola, progetto peraltro sostenuto ed appoggiato dalla Commissione Nazionale Scuole Alpinismo e Sci-Apinismo (CNSASA).
Fu così che nel 1997, dopo 2 anni di riunioni, discussioni e test organizzativi, nasce, con l’accorpamento della Sezione di Alba, la Scuola Intersezionale Alpi Ovest.
La neoscuola si attiva immediatamente inserendo in programma corsi base di alpinismo e sci-alpinismo A1 e SA1 oltre allo svolgimento di aggiornamenti e momenti di formazione specifica per l’organico istruttori.
Nel 1998, visto il successo avuto nel 1995 come corso sezionale, verrà realizzato il 1°Corso Avanzato di Sci-Alpinismo SA2 e nel  2006, come solamente altre 5 Scuole LPV, viene effettuato il 1°Corso Avanzato di Sci-Alpinismo SA3, che si concluderà con la salita scialpinistica del Monte Bianco.
Visto l’orientamento del CAI Centrale, la scuola decide di ammettere in via sperimentale gli snowboarder al corso SA1 per poi organizzare il 1°Corso di Sci e Snowboard-Alpinismo nella stagione 2006-07.
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GRUPPO “ROSA, MA NON SOLO”
    
CONSULTA PARI OPPORTUNITA' E C.A.I.  SAVIGLIANO
GRUPPO ROSA MA NON SOLO
L’attività del gruppo, giunta al decimo anno,vede nel 2020 un incremento delle proposte che spaziano dalle ciaspolate alle escursioni al mare, dalle camminate tranquille in bassa montagna a quelle più impegnative per quota e dislivello (anche se mai troppo faticose) lasciando spazio a trekking in ambienti da favola quali l’Algarve in Portogallo o le pendici del monte Rosa in valle d’Aosta. Le proposte sono rivolte, come consuetudine, non solo alle donne, ma anche alla rappresentanza maschile, secondo l’ottica delle “Pari Opportunità”.
ALPINISMO GIOVANILE
DICIASSETTE ANNI DI ALPINISMO GIOVANILE
Dal 1996 ai giorni nostri

L’Alpinismo giovanile è  nato nell’ambito del CAI non solo con lo scopo di avvicinare i giovani alla montagna, ma con l’intento educativo di trasmettere loro amore per la natura, rispetto per l’ambiente, consapevolezza del valore di ciò che viene faticosamente conquistato (in un’ottica un po’ controcorrente rispetto alle suggestioni fasulle della società odierna). In questa prospettiva, anche la nostra sezione ha curato, proprio nel 1996, la formazione di un gruppo di accompagnatori che hanno  frequentato un corso per aiuto accompagnatori di A.G. In tal modo, incominciata un po’ in sordina negli anni precedenti, l’attività della nostra sezione, rivolta ai ragazzi dai nove ai diciotto anni, ha avuto, nel corso dell’ultimo decennio, un progressivo incremento sia per le iniziative proposte, sia per il numero di persone coinvolte.
Si è passati , infatti, dalle iniziali due escursioni della durata di un giorno ad un numero sempre maggiore di iniziative che hanno visto affiancarsi alle tradizionali gite in montagna anche le uscite in ambiente diverso come quello marino in Liguria, quello fluviale lungo il “nostro” Maira, quello invernale su neve con le ciaspole e, saltuariamente, quello dell’arrampicata con le giornate di avvicinamento alla roccia. Le gite hanno avuto come meta rifugi e facili vette, grotte e cascate, laghi e boschi con l’opportunità di conoscere flora e fauna tipica dell’ambiente montano ( chi può negare il fascino di un incontro ravvicinato con un agile camoscio, una simpatica marmotta, un imponente stambecco o un inquietante rapace in volo?).
Anche il numero degli accompagnatori è cresciuto con la formazione di altri volontari che hanno frequentato corsi,mentre , parallelamente, migliorava anche la qualità del servizio offerto. Infatti, grazie alla sensibilità del direttivo della locale sezione, che sempre interviene per contenere i costi a carico delle famiglie, ed alla generosità di Comune e Banca Cassa di Risparmio, in questi ultimi anni, il trasferimento alle località di partenza delle gite non è più avvenuto con  mezzi privati di accompagnatori e volontari, ma con un più sicuro e confortevole pullman. I ragazzi hanno risposto con entusiasmo partecipando numerosi alle iniziative.
Ciò che non è cambiato, nel corso di questo decennio, è l’inserimento nel programma di un trekking di tre giorni, rivolto ai più grandi e con un numero chiuso di partecipanti, attività che, per la sua componente avventurosa,  ha raccolto molti consensi tra i ragazzi, entusiasti di dormire in rifugio e di trascorrere qualche giorno in compagnia di altri giovani. Gli itinerari dei trekking sono quasi sempre stati “inventati” dagli accompagnatori. Infatti, se si esclude il classico “Giro del Monviso”, ripetuto due volte, nel 1997 e nel 2002 (sempre entusiasmante anche se  parzialmente funestato dalle bufere, anzi forse più affascinante proprio per questo), gli altri percorsi sono stati del tutto inediti, ma non meno suggestivi.

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