report lino andreotti - cai savigliano

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- 27 marzo assemblea annuale cai - vedi in escursionismo 22 marzo gita al mare -
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report lino andreotti

Lino Andreotti è ancora presente nei ricordi di tanti. E ad altrettanti sta a cuore l’omonimo bivacco ai piedi della parete sud del Monviso.
Due certezze, strettamente correlate, fornite dall’ottima risposta di pubblico alla serata alla Crusà Neira a cura della sezione CAI di Savigliano, in collaborazione con lo Sci Club e il Museo Civico Olmo e con il patrocinio del Comune. Riuscito, quindi, il duplice tentativo di preservare dall’oblio la figura di un illustre saviglianese, e di lanciare la sottoscrizione per dare completa copertura finanziaria alla ristrutturazione del ricovero, per la quale sono già pervenuti il generoso contributo della Fondazione CRS e alcune cospicue donazioni di privati.
Ha certo giovato la vivacità della scaletta, ricca di interventi e supportata da due proiezioni: “Il paese delle montagne”, documentario sulla spedizione in Nepal del CAI Uget in occasione del centenario del CAI, di cui Andreotti fu promotore e cineoperatore; e le vicissitudini del bivacco, in un viaggio a ritroso nel tempo da oggi fino ai lavori originari e all’inaugurazione nel 1981, che inevitabilmente ha assunto anche una valenza commemorativa. Molto apprezzata la documentata e appassionata relazione della direttrice del Museo Rosalba Belmondo su Andreotti, personalità dalle straordinarie capacità progettuali e organizzative; rimane il rimpianto per quello che il destino non gli ha permesso di realizzare come sindaco per la sua Savigliano. Preziosa la testimonianza di Andrea Mellano e Dino Rabbi, tra i massimi protagonisti dell’alpinismo piemontese e ultimi due superstiti di quella tragica spedizione in Nepal.
Un’iniziativa, si può dire, svoltasi sotto i migliori auspici. Dal CAI si dicono ottimisti e invitano ad usare e far circolare la cartolina della raccolta fondi, “Un tetto per il bivacco”. Il taglio del nastro è previsto entro l’estate 2014.


 
 
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